L’attuale V8 è uno dei più apprezzati propulsori che la Ferrari abbia mai creato, proprio in questi giorni è stato votato come The Best Engine of the Year 2018, importante riconoscimento già ottenuto nel 2017 e nel 2016.
Sono tre le realtà che hanno permesso di dare vita al motore: la Fonderia, il reparto Lavorazioni Meccaniche e il reparto Montaggio Motori.
FONDERIA
Il processo inizia con il riscaldamento delle barre di alluminio fino al punto di fusione nella fornace, questo processo avviene ad una temperatura di 750°C. La materia prima viene utilizzata per il basamento e per le testate cilindri. Le “anime” in sabbia e resina all’interno della macchina di pressofusione servono ad evitare che l’alluminio si riversi in quantità eccessiva nella macchina stessa. Una volta rimosse, l’assenza delle anime lascia spazio al passaggio dei refrigeranti e a forme complesse. È difficile immaginare che questi oggetti siano tanto importanti per la realizzazione di un prodotto della potenza di 670 CV.
Dopo il processo di ricottura e recupero, questi componenti passano alla zona delle Lavorazioni Meccaniche.
LAVORAZIONI MECCANICHE
In questo luogo, l’alluminio pressofuso cambia stato fino a trasformarsi in un motore nel momento in cui il blocco cilindri viene unito al basamento.
Nel frattempo, prendono forma gli alberi motore. La lavorazione, dal prodotto iniziale semifinito a quello finale, è un processo complesso. La prima fase è la lavorazione grossolana, prima del trattamento termico di recupero, dell’alesatura e della rettifica. Quindi ha luogo la fase di nitrurazione, che dura diversi giorni, seguita da un secondo processo di rettifica e da una fase di lappatura finale.
Complessivamente, per produrre ciascun albero motore sono necessari 25 giorni lavorativi.
Questa lavorazione coniuga competenze artistiche e industriali e in essa l’uomo lavora fianco a fianco con robot, che applicano le sedi delle valvole sulle testate cilindri e installano le guide valvole.
In alcune fasi, tuttavia, come la sbavatura (l’arrotondamento degli angoli vivi) e la finitura, il tocco umano è insostituibile. I collaboratori che effettuano queste attività sono diplomati della Scuola dei Mestieri Ferrari, un corso di formazione interno che porta al conseguimento di un diploma.
Grazie alle loro capacità sono stati in grado di risolvere un problema con la piastra di sigillatura, un componente importante dei motori turbo. Durante l’attività di sviluppo del motore V8, alcuni consulenti specialisti nel settore dei motori turbo erano giunti alla conclusione che l’unico modo per superare determinati problemi era ridurre le prestazioni. Dopo aver lavorato senza orari sette giorni su sette, gli esperti della Ferrari riuscirono a raggiungere la necessaria affidabilità senza sacrificare neanche un cavallo vapore.
MONTAGGIO MOTORI
Nel reparto Montaggio tutti i componenti, dal blocco cilindri alle testate, dagli alberi motore alle valvole, tutto è pronto sui banchi di lavoro e il V8 si sposta automaticamente da una posizione all’altra mentre il personale addetto completa le varie fasi di lavorazione. Da qui il motore si sposta su un grande carrello che viaggia su un binario tra le diverse stazioni di montaggio. Vengono aggiunti migliaia di particolari, le catene di distribuzione, il corpo esterno che protegge gli organi di distribuzione e l’impianto elettrico. Successivamente si passa alla stazione di completamento, dove vengono montate le turbine biturbo prima che il motore sia inviato al banco prova.
Dopo il completamento del primo ciclo di prove, viene aggiunta la trasmissione e si effettuano gli ultimi controlli di verifica. Il motore a questo punto è pronto ad entrare nel reparto Carrozzeria dove prende vita l’auto che tutti conosciamo.