SF90 Stradale, il primo ibrido della Casa con una potenza incredibile di 1000 CV, ha adottato una soluzione innovativa per gestire la sua enorme deportanza: uno spoiler aerodinamico a due elementi.
Il suo aspetto aerodinamico rivoluzionario è incarnato nello shut-off gurney brevettato, un componente variabile che regola la geometria, l’assetto e la permeabilità per aggiungere 100 chilogrammi di carico aerodinamico extra al posteriore dell’auto.
Fin dall’inizio, si è capito che il design aerodinamico della coda della SF90 Stradale richiedeva di mantenere il cofano motore molto basso per minimizzare la resistenza all’avanzamento e la larghezza della scia. Il cofano motore è dotato di uno spoiler sospeso composto da due parti: uno fisso nella parte posteriore con la terza luce di stop integrata e uno mobile a forma di cuneo nella parte anteriore che si estende fino alla parte posteriore del cofano.
In condizioni di bassa resistenza all’avanzamento, come su rettilinei, in aree urbane o a velocità elevate, i due elementi dello spoiler si allineano e si sollevano sopra il cofano motore. Il cuneo mobile funge da carenatura aerodinamica perfetta per l’elemento fisso, rendendolo praticamente invisibile al flusso d’aria.
Quando è necessaria una deportanza maggiore, come in frenata o in curve ad alta velocità, l’elemento mobile si abbassa tramite attuatori elettrici, chiudendo la parte inferiore e rivelando l’elemento fisso. Questo crea una nuova geometria di coda con una grande superficie di carico sormontata da un potente labbro aerodinamico noto come “nolder”.
Un’altra innovazione notevole è l’attenzione dedicata alla gestione del carico aerodinamico dell’elemento mobile. Uno studio accurato, condotto sia con simulatori che in galleria del vento, ha portato alla creazione di forme calibrate per garantire che i movimenti dell’elemento mobile non influiscano significativamente sulla sua efficienza aerodinamica.
Questo risultato è stato ottenuto perfezionando la curvatura del cofano motore e dello shut-off gurney, oltre a calcolare con precisione la soffiatura creata tra l’elemento mobile e quello fisso. Di conseguenza, le pressioni esercitate sulla parte inferiore dell’elemento mobile sono simili a quelle sulla sua superficie superiore. Questo permette di regolare l’elemento a forma di cuneo con leggeri attuatori elettrici evitando l’uso di attuatori idraulici più pesanti